Ultime news di sostenibilità

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Una selezione di news per essere sempre aggiornati sulla sostenibilità, in particolare per il settore delle costruzioni.

02/12/2025
Azione di Sistema
Assimpredil ANCE e ANCE Bergamo per la diffusione del “CIS – Cantiere Impatto Sostenibile"

Renato Guatterini, Presidente di ANCE Bergamo, e Giovanni Deleo, Presidente di Assimpredil Ance, hanno sottoscritto, il protocollo del Codice di Condotta CIS – Cantiere Impatto Sostenibile. 

Con questa firma il progetto si espande ulteriormente in Lombardia. 

Guatterini ha rimarcato l'impegno delle imprese verso un modello di sviluppo che mette al centro responsabilità, innovazione e qualità del lavoro. 

06/11/2025
Sostenibilità
Cantiere Impatto Sostenibile: un nuovo paradigma per la sostenibilità nel settore edile

Intervista a Regina De Albertis – Past President Assimpredil Ance e Responsabile del progetto strategico Cantiere Impatto Sostenibile

La sostenibilità non è un concetto astratto, ma un asset strategico, al centro dei sistemi di governance e delle strategie di business. 

È un pilastro che coniuga tutela ambientale, fattibilità economica e sviluppo sociale.

Assimpredil Ance sta lavorando da alcuni anni su questi temi e durante il quadriennio del mio mandato come Presidente abbiamo cercato di orientare ancora di più le imprese di costruzione verso i vari aspetti della sostenibilità.

Siamo partiti dalla ricostruzione del quadro di leggi, regolamentazioni, certificazioni, procedure e prassi che le imprese edili seguono nell’ordinario e quotidiano processo produttivo di cantiere e abbiamo associato poi questo quadro ai 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile previsti dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite (17 SDGs).

Il risultato è stato sorprendentemente positivo: in molti dei nostri cantieri si lavora già con logiche organizzative conformi ai tre criteri ESG (Environmental, Social e Governance).

Da qui abbiamo deciso di partire, per dare valore ad una declinazione di sostenibilità vera, concreta, misurabile e controllabile ed è proprio così che è nato il Codice di condotta Cantiere Impatto Sostenibile, ideato e promosso da Assimpredil Ance, che rappresenta il punto di partenza di un percorso ambizioso e necessario verso la sostenibilità a 360 gradi e che ha l’obiettivo di trasformare i cantieri in luoghi di eccellenza ambientale, sociale ed economica.

Questo progetto parte dalla necessità di dare valore a tutti gli obiettivi di sostenibilità che il settore delle costruzioni esprime e si distingue per l’approccio multidimensionale: la sostenibilità non è limitata alla tutela ambientale, ma comprende legalità, dignità del lavoro, sicurezza, equità, inclusione e responsabilità sociale. È sostenibile chi adotta pratiche trasparenti, contrasta l’illegalità, investe nel capitale umano e si impegna nella prevenzione degli infortuni.

CIS punta quindi a sistematizzare e rendere misurabili queste azioni, orientando ogni impresa verso un modello ESG calato nella quotidianità del cantiere.

Il Codice si articola in otto impegni:

1) governance e scelte di gestione sostenibile, che consiste nell’orientare scelte e strategie di gestione del cantiere ai principi di sostenibilità;

2)    impegno alla decarbonizzazione cioè innovare la gestione dell’approvvigionamento energetico, usando energia pulita, compensando e riducendo le emissioni di gas serra;

3)    impegno alla tutela dell’ambiente ed economia circolare per ridurre a monte l’impatto ambientale e aumentare la circolarità dei processi;

4)    impegno alla legalità fortemente voluto per promuovere la legalità come leva di qualità e competitività delle imprese;

5)    impegno alla dignità del lavoro e trasparenza sui contratti per garantire la trasparenza nella gestione dei rapporti contrattuali applicando in modo corretto e coerente il contratto dell’edilizia;

6)    impegno alla responsabilità e sicurezza sul lavoro che consiste nel diffondere la cultura della responsabilità e favorire prevenzione e tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori;

7)    relazione con la comunità e gli stakeholder del territorio (impegno sociale) finalizzato a ridurre l’impatto negativo e i disagi creati dal cantiere, promuovendo iniziative che favoriscano l’interazione positiva con la comunità e il territorio;

8)    catena di fornitura sostenibile per promuovere la sostenibilità del cantiere, condividendo obiettivi e requisiti ESG con l'intera catena di fornitura.

 

Ognuno degli 8 obiettivi è valutabile attraverso tre livelli crescenti di impegno da parte dell’impresa basati su criteri verificabili, declinati con azioni concrete e misurabili.

Per rendere il processo graduale abbiamo previsto tre livelli: argento, oro e platino. Per accedere e per ottenere il logo CIS è obbligatorio il rispetto del livello base per ogni singolo impegno.

La struttura di CIS è pensata per essere accessibile e non burocratica, adatta sia a grandi imprese che a realtà di piccole dimensioni.

Le aziende presentano autocertificazioni per i livelli base, mentre i livelli superiori richiedono documentazione di terze parti quali ad esempio certificazioni, report ESG, bollette energetiche, bilanci di sostenibilità, check list firmate.

Un Comitato Tecnico Operativo di Assimpredil Ance verifica la documentazione e assegna i punteggi. La trasparenza è garantita da un Comitato di Vigilanza esterno, che effettua controlli periodici. Inoltre, il coinvolgimento degli enti bilaterali Cassa Edile di Milano, Lodi, Monza e Brianza ed ESEM-CPT rafforza l’affidabilità del sistema, in particolare sul fronte della sicurezza, della regolarità del contratto di lavoro e per evitare il temuto fenomeno del c.d. greenwashing (ambientalismo di facciata).

Il logo CIS, è rilasciato per ogni singolo cantiere all’impresa che volontariamente sceglie di applicare il codice di condotta, può essere esposto sulla cesata di cantiere e utilizzato nella comunicazione aziendale.

Per accompagnare le imprese nel loro percorso verso la sostenibilità e nell’applicazione del codice di condotta, abbiamo inoltre realizzato una piattaforma digitale di condivisione, di orientamento e interazione su temi e azioni di sostenibilità, che mette a disposizione strumenti operativi concreti e specifici per il cantiere.

Si tratta di un portale (www.cantiereimpattosostenibile.it) in continuo aggiornamento, rivolto specificatamente alle imprese del settore delle costruzioni con lo scopo di supportare l'integrazione dei fattori ESG nella gestione sostenibile del cantiere.  

Oltre al nostro territorio, il progetto si sta rapidamente diffondendo a livello nazionale, infatti è stato adottato anche da altre realtà del sistema ANCE, tra cui Bari- BAT, Treviso-Rovigo, Cremona, Como, Venezia, Roma, Enna e Brescia. Inoltre, molti altri territori stanno valutando l’adesione a Cantiere Impatto Sostenibile.

Sono stati sottoscritti accordi significativi con soggetti pubblici e privati come Milano Serravalle, Gruppo CAP, Comune di Monza, il Collegio degli Ingegneri e Architetti di Milano e recentemente con Città metropolitana di Milano.

Partendo dalla positiva esperienza di CIS, abbiamo lavorato in UNI alla stesura di una prassi di riferimento che ora, conclusa la fase di evidenza pubblica, sarà di prossima pubblicazione e quindi valevole su tutto il territorio nazionale. 

Il 13 maggio 2025, CIS ha ottenuto l’attestato di buona pratica territoriale 2024-2025 da ASVIS, a conferma della sua efficacia come strumento di sostenibilità reale e non di facciata.

Questo progetto dimostra come la sostenibilità, se ben governata, possa diventare leva competitiva, fattore di coesione sociale e occasione per valorizzare l’intera filiera del costruire.

La sostenibilità è un'opportunità per le imprese di costruzione, ma non solo, di distinguersi in un mercato sempre più competitivo, dimostrando un reale impegno verso un futuro sostenibile.

24/10/2025
Sostenibilità
Azione di Sistema
Assimpredil Ance e Città metropolitana di Milano insieme per lo sviluppo sostenibile del territorio

Assimpredil Ance e Città metropolitana di Milano, che rappresenta 133 Comuni, hanno firmato oggi un “Protocollo d’Intesa” per promuovere l’adesione al Codice di condotta “Cantiere Impatto Sostenibile” promosso dall’Associazione.

L’accordo mira a condividere azioni volte a favorire lo sviluppo sostenibile del territorio della Città metropolitana di Milano e l’evoluzione di un tessuto imprenditoriale sensibile ai temi ambientali, sociali e al rispetto della legalità. Mira ad incoraggiare comportamenti per la crescita della cultura ambientale, sociale ed economica.

“Diffondere la cultura della sostenibilità è l’obiettivo strategico di Assimpredil Ance, che promuove presso le proprie imprese obiettivi di qualità sociale e d’inclusività centrati sulla regolarità e sicurezza del lavoro. Così afferma Giovanni Deleo, presidente di Assimpredil Ance. “Ritengo importante la valorizzazione del nostro Codice di Condotta Cantiere Impatto Sostenibile, un codice volontario basato su 8 impegni, con livelli crescenti di azione. Il socio che volontariamente decide di aderire per lo specifico cantiere a CIS evidenzia la responsabilità sociale della sua impresa, la scelta di decarbonizzazione, il rispetto dell’ambiente in ottica di economia circolare, l’impegno alla legalità per sé e per la sua filiera”.

“La Città metropolitana di Milano, in quanto Ente di area vasta, ha il compito strategico di guidare e accompagnare la transizione sostenibile del territorio, promuovendo modelli di sviluppo che coniughino innovazione, legalità, sicurezza e tutela dell’ambiente nei 133 Comuni che la compongono, dichiara Daniela Caputo, Consigliera delegata alle Infrastrutture e Metrotranvie, Città metropolitana di Milano. La sottoscrizione di questo Protocollo d’Intesa con Assimpredil Ance va proprio in questa direzione: mettere in rete competenze, sensibilità e strumenti concreti, come il Codice di condotta ‘Cantiere Impatto Sostenibile’, per promuovere presso i Comuni e le imprese del territorio pratiche virtuose e sostenibili. Ci impegniamo non solo a promuovere questo strumento presso le amministrazioni locali, ma anche a valorizzare le imprese che lo adottano e lo adatteranno nei nostri cantieri, perché è anche attraverso i cantieri, attraverso il modo in cui si costruisce, che si misura la qualità del nostro sviluppo. La sfida ambientale e sociale che abbiamo di fronte non può essere affrontata da soli: richiede visione, alleanze e responsabilità condivisa. La Città metropolitana vuole essere un punto di riferimento, un facilitatore e un moltiplicatore di buone pratiche per l’intero territorio.”

Secondo l’accordo siglato con Assimpredil Ance, Città metropolitana di Milano si impegna a promuovere e a diffondere il codice di condotta Cantiere Impatto Sostenibile presso i Comuni afferenti alla Città metropolitana, impegnandosi inoltre a valorizzare le imprese che adottano CIS.


08/09/2025
Sostenibilità
Standard volontario di rendicontazione di sostenibilità per le PMI

La Commissione Europea ha adottato lo standard VSME (Voluntary Sustainability Reporting Standard for SMEs), sviluppato dall’EFRAG – l’organismo tecnico consultivo della Commissione pubblicato con la Raccomandazione (UE) 2025/1710 del 30 luglio 2025 (vedi allegato).   

La Raccomandazione introduce uno standard volontario di rendicontazione di sostenibilità per le piccole e medie imprese (PMI), con l’obiettivo di alleggerire gli oneri amministrativi e facilitare il dialogo tra PMI e grandi aziende lungo la catena del valore.

L’obiettivo è fornire alle PMI non soggette alla Direttiva CSRD uno strumento semplice e strutturato per rispondere alle richieste di informazioni sulla sostenibilità provenienti da istituzioni finanziarie e grandi imprese, bilanciando le esigenze di trasparenza e sostenibilità con la necessità di tutelare le PMI da oneri burocratici sproporzionati, favorendo quindi una transizione sostenibile, più accessibile e inclusiva.

Sebbene non sia vincolante, la Commissione Europea incoraggia fortemente le grandi imprese a basare le loro richieste di dati sulle linee guida VSME, al fine di garantire coerenza e ridurre la pressione informativa sulle PMI. Le imprese di piccole e medie dimensioni, a loro volta, potranno utilizzare il nuovo standard per migliorare l’accesso alla finanza sostenibile, monitorare le proprie performance ESG e rafforzare la competitività sul mercato.

Lo standard VSME è strutturato in due moduli distinti:

  • il Modulo base, inteso come entry-level per tutte le PMI, è il modulo target per le micro-imprese (PMI con meno di 10 dipendenti);
  • il Modulo completo si basa sul modulo base e si concentra su 9 informazioni aggiuntive spesso richieste da banche, investitori e partner della catena del valore alle PMI.

La Raccomandazione rappresenta una misura transitoria in attesa dell’adozione formale dello standard volontario tramite atto delegato. I tempi di adozione dipenderanno dall’esito dei negoziati legislativi in corso sul pacchetto Omnibus I e alla revisione degli Standard europei di rendicontazione di sostenibilità (ESRS).


31/07/2025
Azione di Sistema
Filiera
Sostenibilità
Pubblicata la UNI/PdR 178:2025 – codice di condotta ESG per i cantieri del settore delle costruzioni

In data 23 luglio 2025 è stata pubblicata la UNI/PdR 178:2025 - Codice di condotta ESG per i cantieri del settore delle costruzioni.

La prassi di riferimento (PdR), nata su iniziativa di Assimpredil Ance, è stata elaborata dal Tavolo di lavoro condotto da UNI e costituito, oltre che dagli esperti di Assimpredil Ance, anche da ANCE, Ordine degli Architetti di Milano, Save the Planet onlus, Studio legale Valaguzza, Università degli Studi di Milano, ANCE Treviso-Confindustria Veneto Est e ANCE Bari BAT. 

Il documento si pone l’obiettivo di accompagnare il settore delle costruzioni verso quella cultura della sostenibilità che, in accordo con l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, è da intendersi nelle sue dimensioni ambientale, sociale ed economica (ESG).

In particolare, per cantiere ESG si intende un cantiere impostato e organizzato nel suo processo esecutivo secondo un modello basato sulla trasparenza, in linea con i 17 obiettivi dello sviluppo sostenibile (SDGs)e con i criteri ESG (Environmental, Social, and corporate Governance).

La UNI/PdR 178:2025 definisce quali azioni attivate nella gestione di un cantiere edile siano conformi ai principi dell’Agenda 2030 e come siano sostenute da criteri concreti, misurabili e verificabili nell’ambito della governance d’impresa, della decarbonizzazione, della tutela dell’ambiente ed economia circolare, della legalità, della regolarità e dignità del lavoro, della sicurezza sul lavoro, dell’impegno sociale e della catena di fornitura: 8 obiettivi valutabili attraverso tre livelli crescenti di impegno da parte dell’impresa, pensati per essere graduali, non eccessivamente burocratici e accessibili sia a grandi imprese che a realtà di piccole dimensioni.

La UNI/PdR 178:2025 è disponibile a catalogo (gratuitamente, previa registrazione) sul sito web di UNI: https://store.uni.com/uni-pdr-178-2025.

La pubblicazione della UNI/PdR 178:2025 rappresenta quindi un importante risultato per tutta la filiera delle costruzioni, necessario a dare concretezza agli sforzi che le imprese edili portano avanti ogni giorno nei propri cantieri nel campo della sostenibilità.


25/07/2025
Ambiente
Rifiuti da C&D: cresce il recupero verso una gestione sostenibile

L’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) ha pubblicato il Rapporto Rifiuti Speciali – Edizione 2025, riferito all’anno 2023 e realizzato attraverso una complessa attività di raccolta, analisi ed elaborazione di dati da parte del Centro Nazionale dei Rifiuti e dell’Economia Circolare dell’ISPRA, con il contributo delle ARPA regionali e provinciali.

Dal Rapporto, che presenta i dati relativi all’anno 2023, emerge un aumento dell’1.9% nella produzione complessiva di rifiuti generati dal sistema produttivo nazionale rispetto all’anno 2022.

Questo incremento è legato soprattutto alle politiche nazionali di questi ultimi anni, finalizzate alla promozione dell’efficienza energetica e della transizione ecologica del nostro Paese.

Nel 2023, infatti, al fine di traguardare gli obiettivi europei, l’introduzione degli incentivi per la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio italiano hanno stimolato importanti interventi di ristrutturazione. Inoltre, le attività connesse ai cantieri per la costruzione di infrastrutture, opere pubbliche e di edilizia abitativa e commerciale, hanno ulteriormente contribuito alla crescita dei quantitativi di rifiuti.

In questo contesto, i rifiuti da costruzione e demolizione si confermano il flusso più rilevante dei rifiuti speciali prodotti, rappresentando il 51% del totale pari a circa 81,4 milioni di tonnellate.

È importante evidenziare che ad aumentare è anche la capacità di recupero dei rifiuti da C&D.

Il Rapporto, infatti, dimostra che il tasso di recupero dei rifiuti da costruzione e demolizione ha raggiunto nel 2023 circa l’81%, dimostrando una crescita rispetto all’anno 2022, in cui il valore era pari al 78%.

Questo risultato si colloca ampiamente al di sopra dell’obiettivo europeo del 70%, confermando i progressi verso una gestione sempre più circolare e sostenibile dei rifiuti del settore edile.

Il Rapporto Rifiuti Speciali – Edizione 2025 di ISPRA è disponibile al seguente link.


28/04/2025
Sostenibilità
Rendicontazione ESG e due diligence di sostenibilità – obblighi rinviati

La Commissione Europea ha pubblicato la direttiva 2025/794/UE con la quale ha rinviato gli obblighi in materia di rendicontazione aziendale della sostenibilità secondo i criteri ESG (c.d. CSRD) e di adozione delle misure per contrastare le pratiche dannose per l'ambiente e i diritti umani (c.d. CSDDD).

Si tratta della cd. direttiva "stop the clock", in vigore dal 17 aprile 2025 e che gli Stati membri UE dovranno recepire entro la fine dell'anno.

La proposta di rinvio era stata presentata dalla Commissione Europea a fine febbraio nell'ambito del c.d. "Pacchetto Omnibus".

 

PROROGA DEI TERMINI PER LA CSRD

Per quanto riguarda la rendicontazione ESG di sostenibilità, la direttiva 2025/794/UE interviene con modifiche sulla direttiva 2022/2464/UE (c.d. Corporate Sustainability Reporting Directive — CSRD) posticipando di 2 anni i nuovi obblighi di rendicontazione previsti per:

  • le grandi imprese non quotate, tenute quindi alla rendicontazione di sostenibilità a partire dal 2028 (sui dati 2027), invece che dal 2026 come originariamente previsto dalla direttiva CSRD;
  • le PMI quotate, per le quali a seguito delle modifiche, gli obblighi di rendicontazione scattano dal 2029 (invece che dal 2027).

Segnaliamo che il rinvio degli obblighi fa parte di un piano più generale dell'UE di riscrittura della disciplina sulla rendicontazione di sostenibilità. La Commissione, nell'ambito del "Pacchetto Omnibus", ha infatti presentato un'altra proposta di direttiva, ancora all'esame delle Istituzioni, con cui l'UE intende ridurre le imprese obbligate al nuovo report (solo se con più di 1.000 dipendenti e un fatturato superiore a 50 milioni di euro) e semplificare i dati obbligatori da inserire (secondo gli standard ESRS – European Sustainability Reporting Standards).

PROROGA DEI TERMINI PER LA CSDDD

Con riferimento invece all’adozione delle misure per contrastare le pratiche dannose per l'ambiente e i diritti umani, la direttiva 2025/794/UE posticipa di un anno, dal 26 luglio 2027 al 26 luglio 2028, la partenza degli obblighi di “due diligence della sostenibilità” introdotti per le grandi imprese dalla Direttiva 2024/1760/Ue (c.d. Corporate Sustainability Due Diligence Directive — CSDDD) e rinvia al 26 luglio 2027 il termine entro cui gli Stati membri devono recepire le nuove regole europee in materia.

Ricordiamo infine il rinvio degli obblighi fa parte di un più ampio progetto europeo di revisione delle regole sulla “due diligence” aziendale ai fini della sostenibilità presentato dalla Commissione UE a fine febbraio (c. d. "Pacchetto Omnibus").

È infatti all'esame UE una proposta di direttiva per limitare i nuovi obblighi di “due diligence” ai soli "partner commerciali diretti" dell'impresa e ridurre la frequenza del monitoraggio da parte dell'azienda sulle misure adottate (ogni cinque anni invece che ogni anno).


02/04/2025
Sostenibilità
La sostenibilità ambientale per le PMI – il pacchetto UE Omnibus

Il 26 marzo scorso il Consiglio UE ha espresso parere favorevole sulla proposta della cosiddetta direttiva “stop the clock”, che posticipa alcuni obblighi relativi alla rendicontazione societaria di sostenibilità ai sensi della CSRD e il termine di recepimento delle disposizioni in materia di due diligence ai sensi della CSDDD.

Dopo l’approvazione, il Consiglio UE ha annunciato l’avvio dei negoziati con il Parlamento UE per raggiungere un accordo provvisorio sul testo della proposta di direttiva, richiesta con procedura d’urgenza.

La proposta di direttiva fa parte di un nuovo pacchetto di disposizioni adottato dalla Commissione Europea che ridurranno la burocrazia e semplificheranno le regole dell’UE per cittadini e aziende, diminuendo di almeno il 25% gli oneri amministrativi e fino ad almeno il 35% per le PMI, entro la fine del presente mandato.

Si tratta del “pacchetto Omnibus” sulla sostenibilità, un importante sforzo di semplificazione realizzato dalla UE con l’obiettivo di raggiungere maggiore efficienza, rafforzare la competitività e sbloccare ulteriori capacità di investimento.

Le prime proposte, in linea con quanto auspicato da ANCE e dalla FIEC, riguardano una semplificazione di vasta portata nei settori della rendicontazione in materia di finanza sostenibile, del dovere di diligenza in materia di sostenibilità, della tassonomia dell’UE, del meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere e dei programmi di investimento europei.

In particolare, tra i principali cambiamenti nell’ambito della rendicontazione di sostenibilità (CSRD e Tassonomia UE), il “pacchetto Omnibus” prevede di:

  • escludere circa l’80% delle aziende dall’ambito di applicazione della CSRD, concentrando gli obblighi di rendicontazione di sostenibilità sulle aziende più grandi che hanno maggiori probabilità di avere impatti più rilevanti sulle persone e sull’ambiente;
  • garantire che gli obblighi di rendicontazione di sostenibilità per le grandi imprese non gravino sulle imprese più piccole nelle loro catene del valore;
  • posticipare di due anni cioè fino al 2028 gli obblighi di rendicontazione per le imprese che rientrano attualmente nell’ambito di applicazione della CSRD;
  • ridurre lonere degli obblighi di comunicazione della tassonomia UE e limitarlo alle imprese di maggiori dimensioni (corrispondente all’ambito di applicazione della CSDDD);
  • dare la possibilità di rendicontare su attività anche solo parzialmente allineate alla tassonomia;
  • introdurre una soglia di rilevanza finanziaria per la rendicontazione della tassonomia e ridurre i modelli di rendicontazione di circa il 70%; 
  • rivedere e alleggerire tutti i criteri del principio Do Not Significant Harm” (DNSH) cioè di non arrecare danno significativo all’ambiente.

04/03/2025
Sostenibilità
Edilizia sostenibile e coperture a verde

Il settore delle costruzioni è sempre più orientato alla sostenibilità e alla transizione ecologica e, tra le opzioni per declinare l’edilizia in modo più sostenibile, la copertura a verde degli edifici è una modalità di crescente interesse, in quanto si tratta di una soluzione innovativa per potenziare l’efficienza energetica del costruito e, allo stesso tempo, per migliorare l’aspetto estetico delle città.

In Italia il riferimento è la norma UNI 11235:2015 contenente le istruzioni per la progettazione, l'esecuzione, il controllo e la manutenzione di coperture a verde.

La norma è stata sviluppata per il clima mediterraneo, definisce i criteri di progettazione, esecuzione e manutenzione di questo tipo di coperture, dai tetti verdi (green roof) ai giardini pensili, tenendo conto del contesto climatico, edilizio e di destinazione d’impiego.

Le coperture a verde migliorano l’isolamento termico e acustico degli edifici. Sono, infatti, un isolante naturale che protegge dai rumori esterni e dalla dispersione di calore, in inverno, e dal caldo, in estate, riducendo così in modo significativo i consumi per il riscaldamento e il raffrescamento.

Contribuiscono, inoltre, alla gestione delle acque meteoriche, assorbendo l’acqua in eccesso e riducendo il rischio di sovraccaricare le reti fognarie, e favoriscono la biodiversità di flora e fauna in ambienti urbani.

Queste coperture verdi, oltre a contribuire al miglioramento della qualità dell’aria nelle città e dell’ambiente, concorrono anche a portare benefici economici e sociali.

In alcuni casi, infatti, queste coperture possono essere trasformate in giardini pensili, destinati alle attività all’aperto, come luoghi di relax o anche spazi per favorire la socialità; inoltre, l’integrazione di elementi naturali, come piante e vegetazione, crea un impatto visivo positivo che contribuisce a un’estetica più gradevole e a una migliore percezione dello spazio, migliorando di conseguenza l’aspetto urbano, in sintonia con i criteri ESG.

La norma UNI 11235 introduce, inoltre, il concetto di sistema: la sua natura integrata, che copre aspetti tecnici e normativi, offre un supporto chiaro e completo, promuovendo una progettazione consapevole e attenta ai temi della sostenibilità, come viene oggi richiesto al mondo delle costruzioni.


24/02/2025
Sostenibilità
Azione di Sistema
Edilizia e innovazione: i nuovi profili professionali di un settore in evoluzione

È pubblico il rapporto sulle proposte di inquadramento dei profili professionali emergenti nel settore dell’edilizia, che si colloca in continuità con il rapporto relativo alla mappatura dei profili stessi. I documenti sono stati elaborati dalla CNCE nell’ambito del progetto RES2 (REsilient System for the Recognition of Energy Skills) con il concorso dell’intero partenariato, tra cui il Formedil. Co-finanziato dal programma europeo Life, RES2 mira a individuare le competenze necessarie per il rinnovamento del settore edile in Italia, con particolare attenzione alla digitalizzazione, alla sostenibilità ambientale e all’adeguamento antisismico.

Le attività che hanno visto coinvolta la CNCE nel progetto, in conclusione a fine mese, si sono concentrate proprio sulle nuove professionalità nei tre ambiti considerati. In primis, la CNCE ha coordinato l’attività di mappatura delle professioni emergenti nel settore. Questo lavoro è stato condotto attraverso l’analisi dei repertori regionali, il confronto con studi pregressi e interviste a parti sociali e stakeholder di rilievo. L’indagine del partenariato ha messo in evidenza la necessità di promuovere competenze trasversali in ambito digitale ed energetico, al fine di incentivare la collaborazione tra le diverse professionalità della filiera edile e superare le barriere all’innovazione, spesso legate al digital divide e a fattori culturali. Nel complesso, il lavoro ha individuato e descritto più di 60 profili (impiegatizi e operai), considerati emergenti in quanto altamente richiesti dal mercato e caratterizzati da contenuti in evoluzione per via di innovazioni normative o tecnologiche. Tra i tanti si segnalano: il Tecnico BIM, l’Operatore di droni, il Progettista dell’edilizia sostenibile, e l’Operatore esperto in bioedilizia. Successivamente la CNCE ha operato un confronto con i Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro dell’edilizia, individuando similitudini e corrispondenze – in termini di compiti, competenze e attività svolte – tra i nuovi profili e le declaratorie esistenti, ed elaborando una proposta di inquadramento rivolta alle parti sociali.

E’ possibile trovare i rapporti di progetto sui profili emergenti in fondo alla pagina dedicata del sito della CNCE. 

 


24/02/2025
Sostenibilità
Le strategie per la sostenibilità individuate dal MASE

Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) ha pubblicato l’Atto di Indirizzo sulle priorità politiche in materia ambientale per l’anno 2025 e per il triennio 2025–2027.

Il documento ripercorre i piani e le strategie necessarie per rispondere ai fabbisogni e agli interessi nazionali in funzione dei target fissati a livello europeo, tra cui portare a completamento il PNRR, realizzare un’effettiva transizione ecologica e arrivare ad una decarbonizzazione del nostro Paese.

Tra gli ambiti chiave per il settore edile emergono:

  • la gestione efficiente dei rifiuti e la valorizzazione delle materie prime seconde, anche attraverso la previsione di nuovi decreti End of Waste sulla cessazione della qualifica di rifiuto;
  • la semplificazione della disciplina sulle terre e rocce da scavo;
  • l’aggiornamento e la revisione della normativa sulle bonifiche, per garantire non solo la tutela ambientale e sanitaria, ma anche la circolarità delle risorse del suolo e delle acque di falda;
  • la tassonomia, i criteri ESG, le rendicontazioni non finanziarie, per trasformare gli impegni verso la sostenibilità in opportunità per le imprese, in termini di competitività nel mercato;
  • il recepimento della direttiva EPBD sulla prestazione energetica degli edifici (UE – 2024/1275).

In questo senso, il MASE ha confermato l’impegno a declinare tali priorità in veri e propri strumenti operativi, con misure mirate per i vari settori interessati e, più in generale, attraverso un processo di semplificazione dei vari procedimenti amministrativi e l’introduzione di meccanismi e politiche di incentivazione.

Per ulteriori approfondimenti si rimanda al testo dell’Atto di Indirizzo del MASE 2025-2027.


05/02/2025
Sostenibilità
Dialogo di Sostenibilità tra PMI e Banche

Il Documento per il dialogo di sostenibilità tra PMI e Banche è frutto del lavoro del Tavolo per la Finanza Sostenibile - presieduto dal MEF e composto da Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Ministero delle Imprese e del Made in Italy, Banca d’Italia, CONSOB, IVASS e COVIP - e di un’estesa interlocuzione dello stesso con esperti del settore e altri stakeholder.

La versione definitiva, pubblicata a dicembre 2024, presenta un elenco di informazioni in materia ESG, con l’obiettivo di agevolare le PMI a cui arrivano richieste di informazioni di sostenibilità, provenienti sia dalle grandi imprese committenti, sia dalle banche e intermediari finanziari.

L’obiettivo è quindi supportare le PMI nella raccolta e produzione di informazioni relative agli aspetti ESG, e al contempo favorire la standardizzazione delle richieste informative in materia ESG che vengono loro rivolte dalle banche, riducendone gli oneri.

Rispetto alla versione del documento sottoposta alla consultazione pubblica conclusa il 2 agosto 2024, il testo finale è stato snellito e reso più chiaro, con una riduzione degli indicatori, una riorganizzazione delle sezioni principali e una semplificazione delle informazioni più complesse.

Il Documento finale raccoglie 40 informazioni di sostenibilità organizzate in cinque sezioni tematiche e ispirate ad un criterio di proporzionalità in funzione della dimensione dell’impresa:

1.      Informazioni generali;

2.      Mitigazione e adattamento al cambiamento climatico;

3.      Ambiente;

4.      Società e forza lavoro;

5.      Condotta d’impresa.

Per maggiori informazioni è possibile consultare il sito del MEF al seguente link.


29/11/2024
Standard VSME: un percorso di sostenibilità accessibile alle PMI

Lo Standard VSME è un framework pensato per le piccole e medie imprese non quotate che vogliono avviare un percorso di rendicontazione ESG (ambientale, sociale e di governance). Pur non essendo obbligatorio, offre un punto di partenza pratico per misurare e comunicare l’impatto delle PMI in questi tre ambiti fondamentali, rispondendo alla crescente domanda di trasparenza e sostenibilità da parte di clienti, investitori e altri stakeholder.

Chi può adottare lo Standard VSME?

Lo standard è pensato per:

  • Micro e piccole imprese, che possono applicare pratiche semplici per migliorare il loro impatto ambientale e sociale
  • PMI in settori ad alto impatto, come edilizia e logistica, che devono rispondere responsabilmente alle sfide ESG
  • Aziende in crescita, che desiderano allinearsi alle aspettative di un mercato sempre più attento alla sostenibilità.

Valore della Rendicontazione Volontaria ESG nel Settore Edile

Adottare standard volontari di rendicontazione ESG offre numerosi vantaggi alle PMI del settore edile:

  • Competitività e reputazione – Il miglioramento della trasparenza e un quadro chiaro delle performance ESG rappresenta un vantaggio competitivo, anche per aprire nuovi mercati e distinguersi dalla concorrenza
  • Attrazione degli investimenti e accesso al credito – Il presidio e il monitoraggio dei fattori ESG sono fortemente attenzionati nella misurazione del valore dell’impresa da parte della Comunità Finanziaria che sempre di più indirizza risorse verso imprese, progetti e attività sostenibili
  • Miglioramento della gestione aziendale – La definizione di obiettivi, politiche di gestione e procedure rinforza il sistema dei controlli interni e promuove l’efficientamento di processi aziendali con la conseguente riduzione di costi operativi
  • Preparazione per rischi regolatori – L’adozione volontaria dello standard consente di presidiare rischi e opportunità ESG collegati al business nel medio e lungo periodo, anche per rispondere alle richieste informative di soggetti della propria catena del valore che ricadono nell’obbligo assicurando continuità aziendale
  • Strumento di dialogo con stakeholder – La rendicontazione di sostenibilità rappresenta un vero e proprio “biglietto da visita” che supporta la comunicazione con clienti, fornitori e comunità locali consentendo una valutazione consapevole e informata sul valore prodotto dall’azienda.

Chi è EFRAG

EFRAG (European Financial Reporting Advisory Group) supporta la Commissione Europea nello sviluppo e nella promozione degli European Sustainability Reporting Standards (ESRS), contribuendo alla crescita della rendicontazione aziendale in ambito sostenibile. EFRAG raccoglie input dalle parti interessate per definire standard di rendicontazione sostenibile che siano adeguati alle specifiche circostanze europee

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