Piattaforma

Cantiere Impatto Sostenibile 

Un portale rivolto alle imprese del settore delle costruzioni per supportare l'integrazione dei fattori ESG nella gestione sostenibile del cantiere

Ultime news di sostenibilità
Filiera
28/04/2025
Sostenibilità
Rendicontazione ESG e due diligence di sostenibilità – obblighi rinviati

La Commissione Europea ha pubblicato la direttiva 2025/794/UE con la quale ha rinviato gli obblighi in materia di rendicontazione aziendale della sostenibilità secondo i criteri ESG (c.d. CSRD) e di adozione delle misure per contrastare le pratiche dannose per l'ambiente e i diritti umani (c.d. CSDDD).

Si tratta della cd. direttiva "stop the clock", in vigore dal 17 aprile 2025 e che gli Stati membri UE dovranno recepire entro la fine dell'anno.

La proposta di rinvio era stata presentata dalla Commissione Europea a fine febbraio nell'ambito del c.d. "Pacchetto Omnibus".

 

PROROGA DEI TERMINI PER LA CSRD

Per quanto riguarda la rendicontazione ESG di sostenibilità, la direttiva 2025/794/UE interviene con modifiche sulla direttiva 2022/2464/UE (c.d. Corporate Sustainability Reporting Directive — CSRD) posticipando di 2 anni i nuovi obblighi di rendicontazione previsti per:

  • le grandi imprese non quotate, tenute quindi alla rendicontazione di sostenibilità a partire dal 2028 (sui dati 2027), invece che dal 2026 come originariamente previsto dalla direttiva CSRD;
  • le PMI quotate, per le quali a seguito delle modifiche, gli obblighi di rendicontazione scattano dal 2029 (invece che dal 2027).

Segnaliamo che il rinvio degli obblighi fa parte di un piano più generale dell'UE di riscrittura della disciplina sulla rendicontazione di sostenibilità. La Commissione, nell'ambito del "Pacchetto Omnibus", ha infatti presentato un'altra proposta di direttiva, ancora all'esame delle Istituzioni, con cui l'UE intende ridurre le imprese obbligate al nuovo report (solo se con più di 1.000 dipendenti e un fatturato superiore a 50 milioni di euro) e semplificare i dati obbligatori da inserire (secondo gli standard ESRS – European Sustainability Reporting Standards).

PROROGA DEI TERMINI PER LA CSDDD

Con riferimento invece all’adozione delle misure per contrastare le pratiche dannose per l'ambiente e i diritti umani, la direttiva 2025/794/UE posticipa di un anno, dal 26 luglio 2027 al 26 luglio 2028, la partenza degli obblighi di “due diligence della sostenibilità” introdotti per le grandi imprese dalla Direttiva 2024/1760/Ue (c.d. Corporate Sustainability Due Diligence Directive — CSDDD) e rinvia al 26 luglio 2027 il termine entro cui gli Stati membri devono recepire le nuove regole europee in materia.

Ricordiamo infine il rinvio degli obblighi fa parte di un più ampio progetto europeo di revisione delle regole sulla “due diligence” aziendale ai fini della sostenibilità presentato dalla Commissione UE a fine febbraio (c. d. "Pacchetto Omnibus").

È infatti all'esame UE una proposta di direttiva per limitare i nuovi obblighi di “due diligence” ai soli "partner commerciali diretti" dell'impresa e ridurre la frequenza del monitoraggio da parte dell'azienda sulle misure adottate (ogni cinque anni invece che ogni anno).

02/04/2025
Sostenibilità
La sostenibilità ambientale per le PMI – il pacchetto UE Omnibus

Il 26 marzo scorso il Consiglio UE ha espresso parere favorevole sulla proposta della cosiddetta direttiva “stop the clock”, che posticipa alcuni obblighi relativi alla rendicontazione societaria di sostenibilità ai sensi della CSRD e il termine di recepimento delle disposizioni in materia di due diligence ai sensi della CSDDD.

Dopo l’approvazione, il Consiglio UE ha annunciato l’avvio dei negoziati con il Parlamento UE per raggiungere un accordo provvisorio sul testo della proposta di direttiva, richiesta con procedura d’urgenza.

La proposta di direttiva fa parte di un nuovo pacchetto di disposizioni adottato dalla Commissione Europea che ridurranno la burocrazia e semplificheranno le regole dell’UE per cittadini e aziende, diminuendo di almeno il 25% gli oneri amministrativi e fino ad almeno il 35% per le PMI, entro la fine del presente mandato.

Si tratta del “pacchetto Omnibus” sulla sostenibilità, un importante sforzo di semplificazione realizzato dalla UE con l’obiettivo di raggiungere maggiore efficienza, rafforzare la competitività e sbloccare ulteriori capacità di investimento.

Le prime proposte, in linea con quanto auspicato da ANCE e dalla FIEC, riguardano una semplificazione di vasta portata nei settori della rendicontazione in materia di finanza sostenibile, del dovere di diligenza in materia di sostenibilità, della tassonomia dell’UE, del meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere e dei programmi di investimento europei.

In particolare, tra i principali cambiamenti nell’ambito della rendicontazione di sostenibilità (CSRD e Tassonomia UE), il “pacchetto Omnibus” prevede di:

  • escludere circa l’80% delle aziende dall’ambito di applicazione della CSRD, concentrando gli obblighi di rendicontazione di sostenibilità sulle aziende più grandi che hanno maggiori probabilità di avere impatti più rilevanti sulle persone e sull’ambiente;
  • garantire che gli obblighi di rendicontazione di sostenibilità per le grandi imprese non gravino sulle imprese più piccole nelle loro catene del valore;
  • posticipare di due anni cioè fino al 2028 gli obblighi di rendicontazione per le imprese che rientrano attualmente nell’ambito di applicazione della CSRD;
  • ridurre lonere degli obblighi di comunicazione della tassonomia UE e limitarlo alle imprese di maggiori dimensioni (corrispondente all’ambito di applicazione della CSDDD);
  • dare la possibilità di rendicontare su attività anche solo parzialmente allineate alla tassonomia;
  • introdurre una soglia di rilevanza finanziaria per la rendicontazione della tassonomia e ridurre i modelli di rendicontazione di circa il 70%; 
  • rivedere e alleggerire tutti i criteri del principio Do Not Significant Harm” (DNSH) cioè di non arrecare danno significativo all’ambiente.
Sostenibilità
04/03/2025
Sostenibilità
Edilizia sostenibile e coperture a verde

Il settore delle costruzioni è sempre più orientato alla sostenibilità e alla transizione ecologica e, tra le opzioni per declinare l’edilizia in modo più sostenibile, la copertura a verde degli edifici è una modalità di crescente interesse, in quanto si tratta di una soluzione innovativa per potenziare l’efficienza energetica del costruito e, allo stesso tempo, per migliorare l’aspetto estetico delle città.

In Italia il riferimento è la norma UNI 11235:2015 contenente le istruzioni per la progettazione, l'esecuzione, il controllo e la manutenzione di coperture a verde.

La norma è stata sviluppata per il clima mediterraneo, definisce i criteri di progettazione, esecuzione e manutenzione di questo tipo di coperture, dai tetti verdi (green roof) ai giardini pensili, tenendo conto del contesto climatico, edilizio e di destinazione d’impiego.

Le coperture a verde migliorano l’isolamento termico e acustico degli edifici. Sono, infatti, un isolante naturale che protegge dai rumori esterni e dalla dispersione di calore, in inverno, e dal caldo, in estate, riducendo così in modo significativo i consumi per il riscaldamento e il raffrescamento.

Contribuiscono, inoltre, alla gestione delle acque meteoriche, assorbendo l’acqua in eccesso e riducendo il rischio di sovraccaricare le reti fognarie, e favoriscono la biodiversità di flora e fauna in ambienti urbani.

Queste coperture verdi, oltre a contribuire al miglioramento della qualità dell’aria nelle città e dell’ambiente, concorrono anche a portare benefici economici e sociali.

In alcuni casi, infatti, queste coperture possono essere trasformate in giardini pensili, destinati alle attività all’aperto, come luoghi di relax o anche spazi per favorire la socialità; inoltre, l’integrazione di elementi naturali, come piante e vegetazione, crea un impatto visivo positivo che contribuisce a un’estetica più gradevole e a una migliore percezione dello spazio, migliorando di conseguenza l’aspetto urbano, in sintonia con i criteri ESG.

La norma UNI 11235 introduce, inoltre, il concetto di sistema: la sua natura integrata, che copre aspetti tecnici e normativi, offre un supporto chiaro e completo, promuovendo una progettazione consapevole e attenta ai temi della sostenibilità, come viene oggi richiesto al mondo delle costruzioni.

24/02/2025
Sostenibilità
Azione di Sistema
Edilizia e innovazione: i nuovi profili professionali di un settore in evoluzione

È pubblico il rapporto sulle proposte di inquadramento dei profili professionali emergenti nel settore dell’edilizia, che si colloca in continuità con il rapporto relativo alla mappatura dei profili stessi. I documenti sono stati elaborati dalla CNCE nell’ambito del progetto RES2 (REsilient System for the Recognition of Energy Skills) con il concorso dell’intero partenariato, tra cui il Formedil. Co-finanziato dal programma europeo Life, RES2 mira a individuare le competenze necessarie per il rinnovamento del settore edile in Italia, con particolare attenzione alla digitalizzazione, alla sostenibilità ambientale e all’adeguamento antisismico.

Le attività che hanno visto coinvolta la CNCE nel progetto, in conclusione a fine mese, si sono concentrate proprio sulle nuove professionalità nei tre ambiti considerati. In primis, la CNCE ha coordinato l’attività di mappatura delle professioni emergenti nel settore. Questo lavoro è stato condotto attraverso l’analisi dei repertori regionali, il confronto con studi pregressi e interviste a parti sociali e stakeholder di rilievo. L’indagine del partenariato ha messo in evidenza la necessità di promuovere competenze trasversali in ambito digitale ed energetico, al fine di incentivare la collaborazione tra le diverse professionalità della filiera edile e superare le barriere all’innovazione, spesso legate al digital divide e a fattori culturali. Nel complesso, il lavoro ha individuato e descritto più di 60 profili (impiegatizi e operai), considerati emergenti in quanto altamente richiesti dal mercato e caratterizzati da contenuti in evoluzione per via di innovazioni normative o tecnologiche. Tra i tanti si segnalano: il Tecnico BIM, l’Operatore di droni, il Progettista dell’edilizia sostenibile, e l’Operatore esperto in bioedilizia. Successivamente la CNCE ha operato un confronto con i Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro dell’edilizia, individuando similitudini e corrispondenze – in termini di compiti, competenze e attività svolte – tra i nuovi profili e le declaratorie esistenti, ed elaborando una proposta di inquadramento rivolta alle parti sociali.

E’ possibile trovare i rapporti di progetto sui profili emergenti in fondo alla pagina dedicata del sito della CNCE. 

 

Logo CIS
Logo ANCE

Cantiere Impatto Sostenibile (CIS) è il codice di condotta ad adesione volontaria promosso da Assimpredil Ance e sottoscritto dai soci che operano sul territorio di Milano, Lodi, Monza e Brianza nel settore delle costruzioni.

Il Codice si propone di accompagnare le imprese dell'intera filiera lungo un percorso articolato in otto impegni per orientare la governance aziendale verso scelte sostenibili e impatti misurabili.

Background Presidente
Regina De Albertis
Presidente Assimpredil Ance

"Green compliance non è un concetto astratto, è l’adesione concreta ai valori di sostenibilità dei soggetti apicali dell’impresa, che fanno scelte organizzativo-gestionali volte a ridurre l’impatto dell’attività aziendale sull’ecosistema e ad implementare una strategia orientata alla sostenibilità ambientale".

I nostri impegni

Clicca su ciascun impegno per scoprire a quali Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 ONU contribuisce e a quali dimensioni della sostenibilità è collegato. Nella pagina dedicata potrai approfondire il significato dell'impegno per Assimpredil Ance e i tre livelli di azione che orientano la gestione sostenibile del cantiere.

Filiera
Progetto di filiera

La piattaforma Cantiere Impatto Sostenibile nasce da un progetto di innovazione dell’ecosistema di eccellenza dell’edilizia. La strategia comune degli attori coinvolti ha come fulcro la condivisione di un approccio per il quale un modello di impresa basato sui principi della sostenibilità è un modello più competitivo oltre che innovativo.